
Il "pittore della sabbia" che trasforma grandi spiagge in opere d'arte
“Tutto è iniziato quando ho disegnato con le mani nella sabbia un pesce gigantesco”. A dirlo è Jim Denevan uno dei più incredibili pittori del mondo. Quelle che realizza sono opere di Land art. La forma d’arte contemporanea nata alla fine degli anni sessanta, caratterizzata dall’intervento diretto dell’artista sul territorio naturale.
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Ovviamente lo spirito che c’è alla base della Land art è fortemente green. Interagire con la natura vuol dire preservarla e far comprendere all’uomo la sua limitatezza di fronte alla natura.
E il lavoro di Jim Denevan, in questo senso, è esemplare: disegna sulla sabbia opere di estrema complessità geometrica che vengono sempre, sistematicamente, cancellate dalla marea che le sommerge.
“Quando inizio a disegnare sulla mia tela“, ha detto in un’intervista condotta dalla redazione di Great Big Story: “lo faccio fino a quando è possibile“.

La sua passione è iniziata quasi 20 anni fa, ed è stata una folgorazione vera e propria, dato che ha lasciato presto la passione del surf. Per i suoi quadri ha bisogno di tanto tempo: cammina per ore.
Per un suo dipinto enorme, realizzato con una circonferenza di più di 12 chilometri (eseguito all’interno di un lago secco nel deserto) ha camminato circa 7/8 ore al giorno percorrendo più di 30 chilometri. Una fatica che però gli è valso il Guinness dei primati come opera d’arte più estesa al mondo.
Le opere di Jim sono state realizzate in mezzo mondo: Australia, Uruguay, Argentina, Cile, Russia e in tutti quei posti dove la sabbia è di una consistenza perfetta per il suo quadro.
“Dipingere sulla sabbia, per me, è stare in equilibrio tra una tensione psicologica e una fisica, entrambe estremamente importanti”.
Ma come fa a creare queste magnifiche opere? Nel modo più semplice che si conosca. Quando arriva sulla spiaggia lo fa quasi sempre a mani vuote. Usa come pennello un bastone che si trova ammassato lì. Una volta terminato, quando la marea ha passato la sua “gomma da cancellare” lascia il “pennello” e si allontana.
A chi trova la sua arte inutile, Jim ricorda che la marea è la chiave, e fa parte del gioco. La sua mente lo sa e appena questo succede si riattiva e si rimette alla ricerca di un altro posto, dove esprimere la sua genialità.
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