
È sbocciato il primo fiore nello spazio
È una domanda che ci ossessiona da anni: nello spazio c’è vita? Ancora non lo sappiamo con certezza, ma quello che oggi siamo in grado di affermare è che può esserci. A dircelo è una notizia recente che nella sua semplicità ha dell’incredibile: è sbocciato il primo fiore spaziale.
L’astronauta della NASA Scott Kelly lavora all’ISS, la Stazione Spaziale Internazionale. È stato scelto per un progetto “dal pollice verde”: testare gli impianti di coltivazione.
La notizia della nascita del fiore è stata riportata su Twitter dallo stesso astronauta, con tanto di foto per attestare la veridicità della notizia. La pianta, dai petali arancioni, simile nella forma a una margherita, è una zinnia.
Le zinnie sono state piantate nella stazione spaziale il 16 novembre dell’anno scorso dall’astronauta Kjell Lindgren. Con l’aiuto di led rossi e blu (che riproducevano un’illuminazione simile a quella solare), terra e acqua la pianta è venuta alla luce qualche giorno fa.
La scelta è ricaduta sulla zinnia non soltanto per la sua bellezza ma perché è molto sensibile ai parametri ambientali e alle caratteristiche della luce.
Prima che la zinnia sbocciasse gli astronauti hanno dovuto risolvere alcuni problemi che hanno ritardato la riuscita dell’esperimento. Problemi di eccessiva umidità e di epinastia fogliare (quando una pianta si piega verso il basso).
Gioia Massa, una delle responsabili del progetto, ha detto: “È vero che le piante non sono cresciute perfettamente all’inizio, ma abbiamo imparato molto dalla risoluzione dei problemi”.
Tra i progetti futuri si pensa alla coltivazione di pomodori, proprio come succedeva nel film di fantascienza The Martian. Chissà se un giorno queste coltivazioni di piante e ortaggi ci permetteranno di vivere in un pianeta “ostile” come Marte.

Immagine via Twitter